sabato 1 dicembre 2012

Io non mi sento Italiano


E' il titolo di una canzone di Giorgio Gaber che mi sono ritrovata ad ascoltare oggi. E la trovo molto appropriata a questa giornata preballottaggio, purtroppo. 

Mi scusi Presidente se arrivo all'impudenza 
di dire che non sento alcuna appartenenza.
E tranne Garibaldi e altri eroi gloriosi
non vedo alcun motivo per essere orgogliosi. 
Mi scusi Presidente ma ho in mente il fanatismo
delle camicie nere al tempo del fascismo. 
Da cui un bel giorno nacque questa democrazia 
che a farle i complimenti ci vuole fantasia. 

Già, ce ne vuole proprio tanta di fantasia a definirsi democratici mentre si nega la regola fondamentale di una democrazia: il diritto al voto. Ma siamo in Italia, il Paese in cui tutto è democraticamente possibile. Il Paese con un grado di evasione fiscale e di corruzione pazzeschi, ma ovviamente siamo tutte persone assolutamente per bene. Non vi sembra un pò in contrasto sta cosa? A me si, parecchio, ma la spiegazione è semplice: siamo evasori e corrotti a nostra insaputa. Si, oggi sono acida e sarcastica ma non si può, davvero non si può continuare a raccontarci queste cazzate ridendoci sopra - più o meno amaramente - come se fossero barzellette mentre in realtà rappresentano l'attuale situazione del nostro Paese e il nostro presente... situazione insostenibile ed inaccettabile come il grado di precarietà e di disoccupazione sempre più crescenti. 

Sono cresciuta in un periodo storico in cui la mia generazione - forte delle battaglie e dalle vittorie sostenute dalla generazione precedente - è cresciuta un pò bambocciona con i diritti serviti su un piatto d'argento e pensando alla politica come ad un pianeta lontano e distante che non c'entra nulla con noi. E intanto che le nostre uniche preoccupazioni erano la classifica di campionato la domenica e di chi è stato nominato nella casa del grande fratello in settimana, i piatti d'argento sono esauritii e sarebbe il nostro turno di scendere in piazza ma non ne siamo capaci. Continuiamo a dire quanto la politica sia distante da noi mentre gli diamo la colpa per la situazione in cui oggi ci troviamo. Quindi dopotutto non è poi così distante da noi, visto che ci condiziona, no? Dobbiamo cambiare l'attuale classe politica che ci ha portati a quel paese disastrato che siamo oggi ma dobbiamo anche imparare a cambiare noi diventando cittadini attivi e interessarci di più alla vita politica del nostro paese visto che le decisioni che ne derivano condizionano le vite di tutti noi. 

Dobbiamo imparare a scrivere la nostra storia, e non a vivere quella che gli altri hanno scritto per noi.

- Voto Matteo Renzi perchè la sua figura ha reso capaci alcuni di noi a scendere in piazza, non solo perchè l'Italia ha vinto i mondiali. 

- Voto Matteo Renzi perchè ha fatto comprendere l'importanza di essere cittadini attivi.

- Voto Matteo Renzi perchè non posso lamentarmi dell'attuale classe politica e poi continuare a votarla. 

- Voto Matteo Renzi perchè non finalmente non si vota il meno peggio.

- Voto Matteo Renzi perchè la sua storia politica la sto vivendo direttamente e non mi sono fatta raccontare i 
suoi primi 30 anni da mio padre.

- Voto Matteo Renzi perchè ha dato quella carica di entusiasmo nel credere che il cambiamento sia possibile, insegnandoci però che bisogna non solo volerlo ma anche attivarsi per ottenerlo.

- Voto Matteo Renzi per evitare di riconsegnare il Paese alla destra. Già, perchè un governo con Vendola e Casini insieme vuol dire sprecare il tempo a risolvere i loro perenni battibecchi invece di concentrarsi a risolvere gli innumerevoli problemi del Paese, finchè uno dei due farà cadere il governo.

Certo, questo bischero dovrebbe poi dimostrare di essere bravo anche alla prova dei fatti e non solo viaggiando in camper. Lo voto anche per questo.

Comunque sosterrò chiunque vinca queste primarie perchè è corretto che sia così. Dopodichè ci sono alcune riflessioni che dovrò fare su di me, ma non ora.

Ringrazio gli amici di TorinoPerRenzi con cui ho iniziato l'avventura di queste primarie e gli amici di Adesso! Tocca a noi con cui ho formato il comitato a Nichelino. 

Daniela Taibbi

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