mercoledì 14 marzo 2012

Prima regola corsara: Indietro non si torna

Seconda regola: Avanti tutta!

Noi Corsari siamo iscritti, militanti, simpatizzanti, eletti, amici del Partito Democratico di questa città e di questa Regione. Siamo convinti che questo Partito abbia le capacità di aprire se stesso al confronto con le aspirazioni delle donne, dei giovani e di tutti coloro che vogliono un luogo e uno strumento di partecipazione politica. Questo partito deve essere lo strumento per costruire una società più giusta in un Paese moderno. E può essere capace di parlare un linguaggio nuovo e di intercettare le aspirazioni delle prossime generazioni.

Le vittorie referendarie ci hanno portato ad eleggere direttamente i sindaci delle nostre città. Pochi mesi fa 1.200.000 cittadini (60.000 dei quali piemontesi) ci hanno chiesto di riformare l’attuale legge elettorale per poter finalmente scegliere da chi farsi rappresentare e da chi farsi governare.

Noi non siamo disponibili ad un compromesso al ribasso sulla scelta del governo, né siamo disponibili a tornare ai tempi in cui le segreterie di partito sceglievano in nome dell’appartenenza e spesso non del bene del Paese.

Siamo certi che i cittadini vogliano lasciare ai partiti la scelta del premier?

Il partito democratico è nato per sostenere un progetto di Paese che si deve tradurre in governo del Paese. Il nostro Partito non può snaturare la sua missione ritornando a leggi elettorali e architetture istituzionali che farebbero in parte venire meno lo stare insieme di identità e storie diverse.

Siamo grati a chi da molto, forse troppo tempo rappresenta il volto e la voce del nostro Partito e dei Partiti che lo hanno fondato. Siamo loro grati per quello che hanno fatto, non lo saremo se distruggeranno anni di battaglie per avere alternanza di governo e rappresentatività diretta. Sapendo che se lo faranno saranno gli stessi elettori a punirli e che noi non staremo fermi ad aspettare che questo avvenga.

I Corsari di Torino

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